Rupicapra - Rupicapra

Vai ai contenuti

Rupicapra

Chi siamo
Rupicapra Rupicapra
Rupicapra rupicapra è il nome scientifico di un animale molto noto ed amato: il camoscio.
Perché ho scelto questo nome per il sito che rappresenta la mia attività?
Semplice. Perché il camoscio è sempre stato, e per me lo sarà anche nel futuro, l'animale simbolo della montagna.
In realtà ci sono tanti altri animali che rappresentano, nel mio immaginario, la libertà degli spazi alpini.
Come non dimenticare lo stambecco? Oppure il cervo? Direi anche, purtroppo non ancora stanziali nelle nostre valli, il lupo e la lince. Per non dimenticare, che non si offendano, i cari bovini ed ovini domestici: vacche, capre e pecore, anche loro sempre presenti sui nostri monti, compagni spesso inseparabili delle nostre escursioni.
Ma il camoscio ha per me un qualcosa di misterioso, un qualcosa di tangibile e nello stesso tempo impalpabile; un qualcosa che lo ha posizionato al primo posto, nel mio cuore, per simboleggiare la vita libera dei monti.
Nella mia esperienza più volte l'ho incontrato. E la sua vista è sempre stata accompagnata da molta gioia e meraviglia.
Dicevo: animale misterioso, perché tangibile; e nello stesso tempo un po' impalpabile. E' infatti un animale curioso che, spesso in compagnia del piccolo, ti guarda di lontano. E si lascia da te ammirare.
Ma è anche un animale schivo; ti "annusa" e quindi fugge, letteralmente volando, su rocce, pendii e nevi, svanendo rapido alla tua vista. Te lo immagini allora continuare la sua corsa, là dove più non lo vedi, là dove più non lo senti; ma dove sai che c'è.
Un animale misterioso ed interessante. E, direi anche, molto nobile nel suo portamento ed estremamente elegante.
E infatti il termine "camoscio" lo impieghiamo per identificare un instancabile camminatore, un assiduo frequentatore delle montagne. Ma lo dovremmo utilizzare anche per rappresentare l'abile alpinista, l'arrampicatore, lo sciatore alpino.
Si, perché il camoscio è a proprio e perfetto agio in ognuno di questi ambienti. Vive nell'orizzonte alpino, questo è il suo habitat preferito, ma a volte si spinge anche più in basso, a volte più in alto. E' allora un abile scalatore di rocce, grazie all'impareggiabile senso dell'equilibro, all velocità e forza dei quattro arti ed alle unghie dal bordo tagliente, che ne migliorano la presa sulla roccia. Buon sciatore, grazie agli speroni posteriori, che ne frenano le ripide discese. Sci escursionista, con le dita divaricabili e la membrana interdigitale che migliora notevolmente il galleggiamento su neve. Dal manto invernale più scuro, che aumenta l'assorbimento della radiazione solare e dunque il calore.
Un animale completamente adattato, dunque. Perfetto per vivere in quell'ambiente al quale noi ci approcciamo sempre con riverenza e spesso con un po' di timore.Quell'ambiente che, per quanto siamo bravi, preparati ed esperti, ci vede sempre un poco goffi e maldestri.
I camosci non sono mai goffi o maldestri. Sono sempre eleganti, da giovani, così come da adulti; e anche quando si avvicina la sera della vita non abbandonano mai quel nobile portamento; ed anzi l'età fa nascere una signorilità che si accompagna, e da questa è indisgiungibile, alla saggezza.
Dati “tecnici”
Peso
Maschio: 30-45 kg
Femmina: 25-35 Kg

Altezza al garrese
Maschio: 76-86 cm
Femmina: 66-76 cm

Lunghezza testa corpo
Maschio: 120-140 cm
Femmina: 110-130

Caratteristiche salienti
- Manto più scuro in inverno, per aumentare assorbimento di radiazioni solari.
- Zoccoli con bordo tagliente, per muoversi su rocce.
- Membrane interdigitali e dita divaricabili per muoversi sulla neve.
- Speroni posteriori, per frenare nelle ripide discese.
- Olfatto sensibilissimo: percepisce l'odore dell'uomo anche a 800 metri

Dove vive
Generalmente tra 1500 e 2500 metri
Versanti ripidi e rocciosi
Luoghi riparati

Cosa mangia
Principalmente piante erbacee
Non beve quasi mai

Socialità e riproduzione
Le femmine vivono generalmente in gruppi, con i piccoli. I maschi sono generalmente solitari.
Periodo degli amori da ottobre a metà dicembre: tra il 10 maggio ed il 10 giugno nasce un piccolo, eccezionalmente due.

Torna ai contenuti